Spazio Gerra e Tecnopolo, 10.12.2021 – 27.03.2022

Suddiviso su due sedi, il terzo capitolo espositivo presenta sezioni grafiche, fotografiche e documentali che sintetizzano il lavoro svolto negli ultimi tre anni nell’ambito del progetto di salvaguardia, recupero e valorizzazione dell’Archivio Reggiane.

Allo Spazio Gerra, sede principale delle attività espositive una sezione riguarda l’evoluzione grafica di loghi e strumenti di comunicazione aziendale attraverso oggetti (quali matrici, zincotipie, timbri, caratteri tipografici, ecc) e cataloghi, pubblicità o stampati di diverso tipo. L’analisi e lo studio di tali materiali consentono per la prima volta di approfondire la storia della comunicazione, del design, della grafica aziendale e le relative tecniche di stampa in un allestimento che mira a contestualizzarli e, contemporaneamente, ad attualizzarne il valore. 

Il nucleo centrale del nuovo appuntamento espositivo è costituito da una selezione di numerose, inedite immagini contenute nell’Archivio fotografico delle Officine Reggiane (composto dai fondi dell’azienda, di Renato Losi e di Mario Renzo Vaiani), che ora, recuperate, restaurate e digitalizzate, documentano con dovizia di particolari gli ambienti di lavoro e di socialità che caratterizzavano la fabbrica, collocandola in un più ampio contesto di respiro nazionale. Gran parte delle immagini digitalizzate sono a disposizione della cittadinanza per la consultazione attraverso il sito della  Fototeca della Biblioteca Panizzi.

Un’altra sezione ripropone la mostra Pausa Pranzo. Cibo, industria, lavoro nel ‘900, promossa dalle fondazioni ISEC-Istituto per la storia dell’età contemporanea (Sesto San Giovanni-MI) e Dalmine (Bergamo) per connetterla ad una serie di materiali ancora inediti, custoditi nell’Archivio Reggiane e relativi, in particolare, alla mensa aziendale, allo spaccio per i dipendenti e all’azienda agricola annessa alla fabbrica. Una piccola sotto-sezione approfondisce l’autogestione della mensa durante l’occupazione iniziata il 5 ottobre 1950 e conclusasi l’8 ottobre 1951.

L’esposizione consente non solo di ricostruire le relazioni industriali e i luoghi di socializzazione, ma anche di conoscere le modalità attraverso le quali si consumava il cibo e in cui si articolavano tempi e ritmi quotidiani dell’azienda, mettendo in relazione le storie delle più grandi fabbriche della penisola. 

Infine il Giardino di Spazio Gerra / Orti di Santa Chiara è dedicato alla produzione ferroviaria, un’attività che le Officine Reggiane non hanno mai abbandonato pur avendola affiancata, nel corso dei decenni, ad altre produzioni. 

La seconda sede in cui si sviluppano le iniziative di Archivio Storico Officine Reggiane-Cap. 3 è il Tecnopolo, all’interno dell’area ex Reggiane, dove oggetti e documenti sono ritornati, anche se solo temporaneamente, nel luogo di provenienza per creare un ponte immaginario tra la memoria del lavoro e le sfide del presente. Qui sono stati ospitati pezzi restaurati di grandi dimensioni legati alla sezione Avio delle Reggiane, tra cui un piano stabilizzatore di un RE 2000 e la coda del trimotore Savoia Marchetti SM 79, oltre ad alcune centine alari originali ed eliche in legno di aerei da bombardamento.