Il fondo fotografico dell’archivio Reggiane è costituito da 21.124 immagini, tra negativi su lastra e su pellicola, fotografie a colori e fotografie in bianco e nero, contenuti in 65 scatole di legno e 2 scatoloni di cartone, che documentano visivamente la storia secolare dell’azienda.

Le immagini coprono il periodo dal 1937 al 1981; sfortunatamente sono quasi totalmente assenti i primi anni di vita della fabbrica. Il periodo più documentato è quello dagli anni ‘30 agli anni ‘50 del XX secolo, quando le Reggiane poterono usufruire sia dei migliori professionisti del settore, sia di un proprio ufficio fotografico. Il fondo documenta tutta la produzione industriale delle Reggiane. Le fotografie erano destinate ai cataloghi aziendali, a clienti, fornitori, uffici di propaganda e pubblicità.

Le informazioni raccolte durante il lavoro di restauro e verifica del materiale hanno consentito di creare le seguenti tipologie di catalogazione: collocazione e numero progressivo, autore, titolo e soggetto, data, tipologia, intervento necessario.

Vediamole da vicino.

Collocazione e numero progressivo: ad ogni scatola è stato assegnato un numero e ad ogni lastra (foto, ecc…) l’eventuale collocazione già presente, così come per il numero progressivo.

  • Autore, titolo, soggetto e data: sono sempre desunti dalle notizie riportate sulle buste delle lastre o sul retro delle fotografie, nel caso di informazioni mancanti o parziali, queste sono state desunte da altre fonti.
  • Tipologia e intervento necessario: sono state indicati informazioni sul supporto della fotografia, le dimensioni ed eventuali supporti secondari. Gli interventi necessari sono stati indicati sulla base di criticità osservate, quali la presenza di muffe, difetti della carta, lastre rotte, interventi di post produzione, presenza di timbri, fotografie arrotolate su se stesse, ecc…

Questo certosino lavoro è stato compiuto per ognuna delle 65 scatole e 2 scatoloni, alle quali è stato inoltre assegnato un titolo provvisorio sulla base delle informazioni contenute, ad esempio “materiale di guerra”, “laminatoi”, “caldareria”, “ferroviario”.

Attualmente sono consultabili altre 15 scatole di fotografie e album fotografici che hanno terminato il processo di pulitura e restauro.

Fra queste si segnala per importanza l’interessante serie “Danni di guerra”, che documenta i danneggiamenti subiti a seguito dei bombardamenti durante la seconda guerra mondiale, che vennero allegate alle domande di risarcimento.

Ognuna di queste 15 scatole contiene una scheda descrittiva del lavoro svolto, con un titolo, gli estremi cronologici, il numero e le dimensioni delle immagini. Vengono inoltre descritte sia le condizioni di conservazione, sia i lavori svolti per rendere le fotografie nuovamente visibili al pubblico.

Ad esempio: “Tutte le parti dell’album sono state preliminarmente sottoposte a microaspirazione. Le pagine sono state pulite a secco (spugna vulcanizzata) e le stampe fotografiche sono state pulite a solvente (alcol etilico)… L’album è stato condizionato in catola auto-montante in cartone, idonea alla conservazione del materiale fotografico…”.

Alcune immagini, soprattutto quelle relative al periodo della seconda guerra mondiale, sono già note e pubblicate, ma le complesse operazioni di salvaguardia dell’archivio Reggiane hanno permesso di recuperare e preservare gli originali, sia negativi che a stampa.