Pur mantenendo le precedenti produzioni ferroviarie ed agricole, per circa un decennio la principale linea produttiva seguita dalle Reggiane furono gli aerei da guerra. A partire dal 1935 le Reggiane passarono sotto il controllo del gruppo aeronautico Caproni e iniziarono la progettazione di velivoli e motori d’aviazione.
A partire dal 1939 vennero realizzati i caccia della serie RE: 2000, 2001, 2002, 2003, 2005 e 2006. Sebbene costruiti in pochi esemplari, vennero comunque apprezzati sia in Italia che all’estero, venendo utilizzati anche da Ungheria, Svezia e Germania, oltre che dall’aeronautica italiana, durante la seconda guerra mondiale.
Nel tentativo di fermare la produzione bellica, le Reggiane furono più volte bombardate dagli Alleati; le incursioni più importanti si verificarono il 7 e l’8 gennaio 1944 e causarono oltre 260 morti e la paralisi quasi totale degli impianti. Nel dopoguerra la produzione aeronautica venne abbandonata.
Complessivamente vennero assemblati 1260 aerei, così ripartiti:
405 bombardieri SM 79 costruiti su licenza (32% del totale)
349 RE 2000 (27,7%)
237 RE 2001 (18,8%)
225 RE 2002 (17,8%)
37 RE 2005 (2,9%)
2 RE 2003
2 P32 bis
2 Ca. 405
1 RE 2006