Per quasi tutta la seconda metà del novecento le Reggiane rimasero proprietà pubblica, continuando a produrre locomotive sempre più moderne e grandi impianti industriali.
In questi anni vennero costruiti zuccherifici, dissalatori e gru portuali che venivano esportate in tutto il mondo.
I primi vennero costruiti soprattutto per favorire la crescita dei paesi in via di sviluppo come Pakistan (Mandi Bahauaddin), Iraq (Amarah), Iran (Karun), Algeria (Monstaganem) e Haiti (Leogane); quest’ultimo divenne la più grande commessa della storia delle Reggiane. Gru portuali vennero invece inviate negli Stati Uniti (Charleston), in Venezuela (Maracaibo e Caracas), in Francia (Marsiglia e Dunkerque) e nell’allora Unione Sovietica (Leningrado e Odessa).
Questo tipo di produzioni divenne sempre più importante per le Reggiane, arrivando a soppiantare di fatto alla fine degli anni ’80 le produzioni ferroviarie.